Progetto educativo sez. Primavera 2016/2017

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Contesto
L’Istituto Emiliani è presente sul territorio di Fognano da molti anni. Nato e inserito all’interno dello storico monastero delle suore Domenicane, famoso per la sua imponenza e per la bellezza dei suoi orti e la rigogliosità delle sue colture. E’ l’unica scuola presente in paese e, la maggior parte delle famiglie che ne richiedono i servizi, sono famiglie risiedenti nel territorio di Fognano o provenienti dai paesini limitrofi.

Caratteristiche strutturali della scuola
Il nido d’infanzia entra a far parte dell’Istituto Emiliani dal settembre del 2001. E’ diretto dalle suore Domenicane del SS. Sacramento e si pone l’obiettivo di offrire un servizio qualificato a bambini e bambine di età compresa fra gli 12 e i 36 mesi e alle loro famiglie. E’ubicato in via Emiliani, 54 nel comune di Fognano.
L’Istituto è da sempre punto di riferimento per la comunità locale per via dei molteplici ruoli e funzioni svolti e avuti sin dal passato. E’ attento quindi alle esigenze esterne, cercando di adattare i propri servizi in base alle richieste e alle necessità dell’utenza, restando così aggiornato con le problematiche e le difficoltà dei nostri tempi.
L’istituto comprende il nido d’infanzia e la Scuola dell’infanzia entrambe strettamente legate sia sul piano organizzativo che gestionale creando un vero e proprio polo educativo. Il nido d’infanzia “Emiliani” è un servizio educativo di ispirazione cattolica che trasmette ed elabora una visione cristiana della vita in cui i principi evangelici e i valori umani diventano norma educativa.
E’ una istituzione formativa nella quale il criterio regolatore ed ispiratore di tutta l’attività educativa è rappresentata dalla centralità della persona, nel pieno rispetto dell’integrità di ogni singola creatura, sia essa di qualsiasi nazionalità la frequenti.
Vuole essere un servizio che pone al centro del suo progettare i valori della vita, dell’accoglienza, della condivisione, della solidarietà, della tolleranza e della pace. Il nido d’infanzia favorisce la maturazione della identità umana e cristiana del bambino, rispettando le fedi di ogni religione e stimolando le funzioni mentali ed intellettuali, le attitudini creative, la dimensione etico-religiosa e le sue capacità critiche.
La sezione sperimentale Primavera comprende bimbi dai 24 ai 36 mesi ed è composta da 11 bimbi (3 maschi e 8 femmine).

Impianto pedagogico
La nascita della sezione Primavera all’interno del nido è conseguita a seguito di un’esigenza interna con l’obiettivo di prestare un servizio di maggiore qualità nei confronti degli utenti (bambini e famiglie). La suddivisione in gruppi più circoscritti e più simili nel piano dello sviluppo cognitivo, psicologico e motorio, ha permesso alle educatrici di elaborare progetti più specifici per le varie tappe di crescita, con l’obiettivo di porre il giusto quantitativo di stimoli e una buona qualità di intervento, sia per “i grandi” che per i “più piccoli”. La maggior parte delle attività, quindi, sono svolte separatamente, mantenendo comunque un contatto, sia con la scuola dell’infanzia che con la sezione dei “cuccioli”, dando così vita a lavori di intersezione, molto stimolanti ed arricchenti sia per i più grandi che per i più piccoli.
Il bambino è visto e considerato nella sua globalità ed interezza come creatura attiva e libera. E’ stimolato al divenire autonomo, indipendente sia nella motricità, che nel pensiero. Verrà accompagnato dall’educatore e mai sostituito da esso. La sua curiosità, insita dalla nascita, verrà stimolata e accontentata, facendo attenzione sempre alle diversità e unicità di ogni singolo bambino. L’obbiettivo: mettere il bambino con i suoi bisogni e i suoi interessi al centro del progetto educativo facendo attenzione alla qualità della relazione adulto-bambino, al riconoscimento dell’unicità di ciascun bambino, alla predisposizione di un contesto che gli garantisca la sicurezza e la continuità, su cui si fonda lo sviluppo dell’autonomia, un ambiente sicuro e accogliente, ma anche interessante da scoprire e da esplorare.
L’educatore ha il compito di accompagnare, affiancare e mai sostituire il bambino o il genitore. Porta avanti una pedagogia dell’affetto e delle emozioni, per dare sicurezza, stabilità, consolazione al bambino, ma non per divenire un sostituto della figura genitoriale. Ha il ruolo di accogliere il bambino sapendo quando è il momento di ritirarsi sullo sfondo per dare spazio alla sua libera scelta e all’autonoma organizzazione dell’attività. L’educatore si pone e opera nei confronti del bambino e dei suoi genitori come persona di riferimento. Una delle sue mansioni principali è quella dell’osservazione utilizzata per conoscere, per comprendere il significato del comportamento infantile e per progettare (pianificare, verificare, modificare).
L’educatore ha inoltre il compito di organizzare la giornata al nido scandendola in momenti precisi e uguali per ogni giornata (routines). Queste avranno lo scopo di infondere sicurezza al bambino, che saprà cosa aspettarsi successivamente senza rimanere spaesato. Gli orari prestabiliti, l’organizzazione e le routine nell’arco della giornata(accoglienza, merenda, cambio, attività, lavaggio mani, pranzo, cambio e nanna), consentiranno al bambino di acquisire più sicurezza e stabilità sin dall’inserimento, sono certezze che rasserenano il bambino e gli consentono di non preoccuparsi di altro, se non che di giocare, crescere, curiosare, esplorare, scoprire, ecc..
Scansione, organizzazione, sì, ma è richiesta all’educatore anche tanta flessibilità e pazienza, durante tutto l’arco della giornata. Flessibilità nel momento delle attività, per rispettare le tempistiche e le modalità di ogni singolo bambino, affinchè l’intervento proposto, possa avere dei buoni esiti, che a volte, non coincidono proprio con il prodotto finito dell’attività, ma, piuttosto, in un comportamento interiorizzato, in uno step di crescita superato: impiegare del tempo per un’attività non vuole dire perderlo, ma investirlo in una crescita assicurata, sia per il bambino, che per l’educatore.
Impianto organizzativo e strutturale
Il nido d’infanzia “Emiliani” si estende su uno spazio così suddiviso:
• 2 sezioni, Nido (cuccioli) e sezione Primavera
• cucina (interna, centralizzata)
• Sala da pranzo (spazio comune con la scuola dell’infanzia)
• palestra (spazio condiviso con la scuola dell’infanzia)
• cortile ( spazio condiviso con la scuola dell’infanzia suddiviso in quattro tematiche tutte strutturate in modo funzionale alle attività di gioco e di esplorazione adatti a questa fase della crescita città, giardino, bosco e zona ludica,
• corridoio (spazio condiviso con la scuola dell’infanzia)
• spogliatoio per adulti
• dormitorio (spazio condiviso con la scuola dell’infanzia)
L’ambiente è strutturato in modo da favorire l’espressività e la creatività del bambino garantendo, nel contempo, sostegno fisico ed affettivo attraverso una continua rassicurazione di stabilità ed attendibilità. Lo spazio è strutturato in modo che il bambino possa prendere l’iniziativa di esplorare, progredisca alla conquista di autonomia e acquisisca la capacità di orientarsi. Gli spazi interni sono organizzati in zone o angoli.
Troviamo la zona armadietti, condivisa con la scuola dell’infanzia, all’interno della sezione primavera troviamo l’angolo per le attività laboratoriali, sporchevoli, con tavoli e sedie, l’angolo per attività strutturate, con tavoli e sedie, l’angolo morbido per le attività di lettura e verbalizzazione, l’angolo per i giochi di finzione e di imitazione con cucine e angolo accudimento bambolotti, l’area dei servizi igienici condivisa con la scuola dell’infanzia con all’interno l’area cambio, esterna alla sezione, la zona dormitorio adiacente alla sezione primavera, la palestra, adiacente alla sezione, utilizzata per il gioco libero o per laboratori di motricità e la zona mensa (esterna alla sezione).

Organizzazione del servizio
Il nido d’infanzia è aperto da Settembre a Giugno, dal lunedì al venerdì dalle ore 8:30 alle ore 16:30. Offre un pre-orario dalle ore 7:30 alle 8:30 e un post-orario. Durante il mese di luglio è attivo il C.R.E.N., l’orario di apertura e chiusura viene deciso annualmente secondo le esigenze dei genitori. L’istituto dotato di mensa interna, segue la tabella dietetica dell’ASL e provvede direttamente alla refezione dei bambini fornendo frutta, pranzo e merenda pomeridiana. Per coloro che lo richiedono si effettua il trasporto scolastico.

Coordinamento, supervisione psico-pedagogica e formazione
L’aggiornamento inteso come esigenza di rinnovare e qualificare la professionalità degli educatori, è ormai un concetto condiviso da tutta la realtà educativa. La F.I.S.M. provinciale cura l’aggiornamento professionale delle educatrici ed insegnati e offre occasioni espressamente finalizzate alla formazione valoriale e spirituale delle personale educativo impegnato nei nidi d’infanzia. Favorisce inoltre forme di partecipazione a corsi di formazione, a progetti di qualificazione del servizio in collaborazione tra soggetti gestori diversi, pubblici e privati. Sono stati effettuati dall’equipe di educatori corsi per alimentaristi (HACCP) e per il pronto soccorso.

Le principali fasi del progetto
Osservazione del bambino
L’osservazione ci permette di raccogliere informazioni utili sul bambino e di determinare quali sono i suoi bisogni, le sue aspettative, le sue ansie il suo modo di relazionarsi al mondo ed alle persone. Tutto ciò ci farà individuare percorsi ed attività centrati sia sul singolo sia sul gruppo.

Definizione degli obiettivi
Gli obiettivi esplicitano i percorsi individuati, questi sono centrati sul bambino e sono finalizzati alla conquista dell’autonomia personale, alla conoscenza del proprio corpo, a favorire la coordinazione senso-motoria, a conoscere l’ambiente intorno a sé, ad affinare le capacità grafiche, costruttive e manipolative e a contribuire alla socializzazione.

Elaborazione delle attività e dei laboratori da proporre
L’elaborazione delle attività e dei laboratori aiutano il bambino ad acquisire la prima conoscenza dell’ambiente intorno a sé.

Verifica dei risultati
La verifica ha come fine primario quello di accertare il raggiungimento degli obiettivi formativi prefissati verificando la validità e la pertinenza dei tempi, degli spazi e delle procedure utilizzate, oppure ricercare le cause del loro mancato conseguimento.

Attività
Tutte le attività verranno espresse in forma ludica infatti il gioco è la principale attività del bambino e riveste un ruolo formativo determinante per lo sviluppo della personalità. Esso nasce da un bisogno interiore che lo spinge a muoversi, ad agire, ad operare sulle cose che lo circondano e di inventare le cose che vorrebbe possedere. Il gioco è il modo più naturale di costruire i propri modelli di conoscenza e comportamento. Le attività che vengono proposte ai bambini, sotto la continua sorveglianza del personale educativo sono:
• Attività grafico-pittoriche (pennarelli, tempere, matite a cera, colori a dito collage, gessetti….)
• Attività manipolative (pongo, farina, acqua, terra, colla, pasta di pane, pasta di sale, sementi…)
• Attività linguistico-cognitive (incastri, puzzle, libri, immagini, fotografie…)
• Attività motoria (palestra, giochi in giardino…)
• Attività simboliche e di finzione (travestimenti, cucina, drammatizzazione)
• Attività di osservazione e manipolazione con oggetti provenienti dalla natura (foglie, conchiglie, sassi, pigne..)

Attività grafo-pittoriche
L’espressione artistica dei bambini è un momento di grande liberazione, comunicazione ed esternazione, da svolgere, quindi in un ambiente di grande serenità e seguendo le tempistiche del bambino. Sono offerti i più vari materiali e varie tecniche per poter così dare spunti e giusti stimoli ad ogni piccolo. Attraverso queste attività i bambini esprimono e manifestano la loro rappresentazione dei vari aspetti della realtà e il loro vissuto emozionale. Il fine non è sempre la produzione di qualcosa, ma semplicemente il lasciare un segno, una traccia, come affermazione della propria identità.

Attività manipolative/costruttive
La manipolazione è una delle opportunità di conoscenza per i bambini nei confronti del mondo circostante; essa sollecita curiosità e disponibilità alla scoperta, introducendo il bambino alle prime operazioni di concettualizzazione. Attraverso i giochi del riempire, del travasare, il bambino consolida la capacità di equilibrare e di coordinazione oculomanuale, sperimentando nozioni come sopra-sotto, pesante-leggero dentro-fuori. Questo tipo di esperienza aiuta il bambino a rafforzare il proprio livello percettivo, stimolandolo ad esplorare e toccare materiali messi a disposizione: la farina, il riso, la pasta, la carta, il cartone, il didò, la pasta di sale e altri materiali.

Attività simboliche
Durante il secondo anno di vita il bambino comincia ad interessarsi ai giochi di rappresentazione, sviluppa cioè la capacità di pensare, evocare, rappresentare oggetti, persone non presenti; nel gioco simbolico il bambino riproduce le esperienze della propria vita. Con l’ausilio dei travestimenti potrà inscenare veri e propri momenti di vita, oppure con la cucina insieme a cibi di plastica e tegami, potrà interpretare svariati ruoli. La fantasia sarà così stimolata e liberata.

Attività linguistiche
Dominare le modalità e gli strumenti per comunicare significa poter entrare in relazione con gli altri migliorando la qualità della propria esperienza di vita sotto il profilo sia cognitivo che sociale. L’uso corretto, consapevole ed intenzionale di gesti e parole porta progressivamente il bambino a partecipare a momenti di dialogo e di comunicazione sempre più soddisfacenti che gli consentono di intervenire con successo all’interno del gruppo e di riconoscersi come vero protagonista della relazione.
La buona stimolazione dell’uso del linguaggio arricchisce la competenza linguistica del bambino stesso, aspetto che l’educatore non deve mai sottovalutare. Anche il piccolo gruppo può favorire una buona comunicazione perché permette al bambino di confrontare con gli altri i propri bisogni, sensazioni, opinioni e di esprimere i propri punti di vista e stati d’animo. La lettura di libri insieme all’educatrice, le canzoni e le quotidiane relazioni, aiuteranno il bambino a progredire nell’uso di un corretto e fluente linguaggio.

Attività motoria
L’attività motoria è l’insieme di una serie di proposte, che si esprimono attraverso il gioco, il laboratorio. L’attività motoria (in campo educativo) si strutturerà come un insieme di azioni che, basandosi sul dialogo corporeo, mira a favorire l’organizzazione motoria, stimolando nei bambini l’interiorizzazione delle tappe dello sviluppo psicomotorio. In altre parole, l’educazione motoria, oltre a facilitare l’apprendimento di un corretto comportamento motorio, agendo sull’organizzazione globale e segmentaria del piccolo alunno, si articola al fine di permettere al bambino nel gruppo, di approfondire:
• la conoscenza di sè e dell’altro da sè
• la relazione con i pari e con gli adulti presenti
• l’espressione e la comunicazione di bisogni e di sentimenti.
La presenza nell’istituto di una palestra attrezzata con strumenti idonei all’età dei bambini e uno spazio capiente, permetterà di svolgere agevolmente le attività motorie al suo interno. Anche il cortile, interno all’istituto, consentirà ai bambini di sperimentare la propria motricità liberamente ed in sicurezza. La musica associata al ballo sarà fulcro di momenti di “intensa” motricità.

Attività musicali
L’ascolto di musiche e ritmi diversi, accompagnate da movimenti, consentirà ai bambini di sperimentare su se stessi il proprio ritmo corporeo, vedere come reagisce il proprio corpo allo stimolo musicale ed assecondarlo. La produzione di strumenti durante i laboratori, consentirà ai bambini di entrare nella musica e nel suo ritmo, di fraternizzare con essa e di prenderne parte con naturalezza e libertà. Inoltre, canzoni e filastrocche saranno uno strumento importante per stimolare un buon linguaggio ed una ricca conoscenza lessicale.

Progetto educativo “Il viaggio”
(esperienza di continuità con la scuola dell’infanzia)

l tema del viaggio contiene stimoli educativi fondamentali. Il viaggio è metafora della vita e della crescita individuale, ma anche metafora del percorso che i bambini intraprendono a scuola.
L’identità del bambino si costruisce attraverso un vero e proprio viaggio, durante il quale si fanno incontri, si instaurano relazioni, si scoprono luoghi diversi. Il viaggio, infatti, è occasione di esperienza, di arricchimento delle conoscenze, di relazione con gli altri, coetanei o adulti; permette di vivere emozioni diverse, avventure, scoperte, cambiamenti.
Si parte sempre carichi di emozioni anche contrastanti: attese, paure, desideri, incertezze.
Si arriva sempre cambiati, diversi, arricchiti.
Il percorso didattico sarà costituito da attività di diverso tipo, finalizzate ad accompagnare i bambini nella loro crescita, perchè prendano coscienza delle proprie emozioni e riescano a rielaborarle, e perchè maturino l’atteggiamento del viaggiatore: sappiano essere esploratori curiosi, sappiano gestire l’imprevisto, sappiano essere aperti al nuovo e al diverso da sé, al confronto, sappiano essere disponibili a rischiare, a scoprire, a rinnovarsi.

Obiettivi:
• avvicinare i bambini ad una comprensione del concetto della diversità di ogni singolo, ma anche ad un’uguaglianza in quanto tutti esseri umani e ad un doveroso rispetto nei confronti del prossimo,
• stimolare la curiosità, l’apertura e la libertà,
• arricchimento delle capacità linguistiche
• dare spunti affinchè possa maturare nel bambino un ascolto maturo, un’attenzione e un piacere nel raccontarsi,
• condivisione di emozioni, sentimenti, sensazioni
• relazioni di fiducia e rispetto reciproco con le famiglie, coordinamento e connessione con esse.

Attività e materiale:
• storie e racconti che affrontano il tema del viaggio e della diversità,
• attività motoria con musiche provenienti da varie parti del mondo,
• utilizzo di varie spezie per sottolineare la diversità presente anche negli odori,
• laboratori con le famiglie per sottolineare l’importanza della connessione scuola e famiglia, entità diverse, ma con il compito doveroso di confrontarsi e collaborare,
• attività di osservazione e manipolazione con elementi provenienti dalla natura come pigne, conchiglie ecc, per cogliere e sottolineare la diversità degli ambienti della natura,
• visita dell’orto dell’istituto e delle sue differenti colture, semina e raccolta

Tutte le proposte avanzate dall’educatrice poggiano sull’imprescindibile riconoscimento dei bambini nella loro individualità, nelle loro competenze e come esseri in relazione, con sé, con gli altri e con i contesti in cui vivono. Essa si pone quindi come facilitatrice e mediatrice di esperienze ed opportunità, incoraggiando la libertà, la fantasia e la creatività in tutte le esperienze vissute e in ogni momento della giornata al nido.

L’educatrice referente della sezione sperimentale Primavera
Marta Costa